Tra i borghi caratteristici della Riviera dei Fiori c’è Riva Ligure, paese dai tradizionali tratti marinareschi che affonda le sue radici in un lontanissimo passato. La sua storia è sempre stata legata al mare e ancora oggi conserva tutto il fascino dei tipici paesi liguri di pescatori.
È infatti il porticciolo a caratterizzare la parte orientale del lungomare, mentre sulla parte a occidente e fino al confine con Arma di Taggia si estendono magnifiche spiagge ideali sia per chi cerca la tranquillità di una giornata in famiglia sotto l’ombrellone, sia per gli amanti degli sport acquatici.
Proprio per queste caratteristiche ogni anno Riva Ligure attrae migliaia di turisti, tantissime sono le seconde case e le case vacanza.
La storia
I rinvenimenti preistorici sul monte Grange testimoniano un primo insediamento già a partire dall’età del Bronzo, tra il X e VIII secolo a.C.
Ma i resti più stupefacenti e ancora oggi ammirabili sono quelli preromani e romani dell’ormai celebre area archeologica di Capo Don.
Le prime tracce furono scoperte nel 1839-1840, con i lavori di allargamento della strada carrozzabile litoranea. Tuttavia ancora oggi il sito archeologico è capace di stupire e molti sono i segreti che ancora nasconde. Sono solo del 2017 le ultime importanti scoperte: durante gli scavi i ricercatori dell’Istituto Pontificio di Archeologia Cristiana hanno rinvenuto 18 tombe e i resti di alcuni bambini e di un uomo adulto.
L’insediamento di Costa Balenae, prima una stazione di posta romana poi sede di una basilica paleocristiana del VI secolo, è visitabile in più occasioni durante il corso dell’anno e regolarmente ospita ricercatori e archeologi. Si possono ammirare la pianta di una chiesa maggiore, una fonte battesimale a pianta ottagonale e diverse sepolture sia all’interno sia all’esterno della superficie della chiesa.
Nel palazzo municipale trova sede il SEM (Spazio Espositivo Multimediale). Nel piccolo museo viene narrata la storia di Riva Ligure e qui sono custoditi alcuni dei reperti rinvenuti durante le campagne di scavi.
Le incursioni dei pirati e la torre anti barbaresca
La seconda metà del XVI secolo fu rovinosa per il piccolo borgo addossato sul mare. Le continue incursioni dei pirati barbareschi, ben cinque dal 1551 al 1562, portarono sangue e distruzione. Durante le scorribande i corsari sequestravano gli abitanti, distruggevano le case e depredavano lasciando una scia di distruzione sulle coste del Ponente ligure.
L’antico abitato di Riva Ligure venne quasi completamente abbandonato. Fu così decisa la costruzione di una torre adatta ad avvistare i pirati provenienti dal mare e al posizionamento di artiglieria per contrastare gli attacchi. Qui, chi non fosse stato in grado di fuggire nell’entroterra, poteva anche trovare riparo durante le violente incursioni.
La piccola fortificazione si erge ancora oggi nella piazza più ampia del borgo ed è uno dei simboli che contraddistinguono il paese.
Riva Ligure oggi
Riva Ligure è oggi un borgo vivace e sereno, dove poter trascorrere piacevoli momenti di relax. La vita quotidiana è caratterizzata da numerose attività a conduzione familiare che rendono il paese un vero e proprio gioiello della Riviera dei Fiori.
I caratteristici colori pastello delle abitazioni dipingono panorami incantevoli che sono l’emblema della Liguria. Proprio per queste ragioni sono tantissime le persone che hanno deciso di trasferirsi a Riva Ligure o di acquistare una seconda casa per allontanarsi dallo stress delle città.
In inverno la zona mantiene temperature miti ed è questo il periodo ideale per chi vuole rilassarsi. In estate i bar, i ristoranti e le spiagge si riempiono di famiglie e giovani che vogliono passare momenti di svago e assaporare la deliziosa cucina di mare.
Luoghi di interesse
Oltre agli scavi di Capo Don e al SEM, Riva Ligure ha alcuni luoghi di interesse legati alla religione, che vale la pena visitare.
Forse il più caratteristico, anche perché immerso nel verde se pur a due passi dal centro paese, è il santuario della Madonna del Buon Consiglio.
La piccola chiesa si trova nel luogo dove sorse il primo insediamento. L’edificazione del santuario risale all’anno 1000, ma la prima citazione scritta della chiesa inizialmente dedicata a San Maurizio, è del 1205. Dell’originale edificio è ancora visibile il campanile che seppur rimaneggiato è databile al XI secolo.
Il santuario è oggi un luogo magico a cui tutti gli abitanti di Riva sono affezionati. Immerso in un’area agricola rimasta inalterata dall’espansione urbana del borgo, è un angolo dove poter godere del silenzio che caratterizza la chiesa e l’area circostante.
Al suo interno sono custodite opere d’arte di rilievo come la tela all’altare maggiore, opera seicentesca di Battista Gastaldi da Triora. Mentre all’esterno, sul fianco destro della chiesa, è custodita la tomba del poeta Francesco Pastonchi.
Con la costruzione della chiesa parrocchiale settecentesca in piazza Giacomo Matteotti, il santuario venne dedicato alla Madonna del Buon Consiglio.
La precedente intitolazione passò così alla nuova chiesa simbolo della Riva Ligure barocca. Collocata nel cuore del borgo presenta una pianta a navata unica, con cappelle laterali e profondo presbiterio. Ad accogliere i fedeli un ampio sagrato, splendido esempio di selciato ligure.
La facciata barocca della chiesa parrocchiale di San Maurizio è caratterizzata da stucchi e statue. L’edificazione fu sostenuta dalle spontanee donazioni delle famiglie rivesi che finanziarono l’opera nel corso del XVIII secolo.
La pista ciclabile
Anche Riva Ligure è attraversata dalla pista ciclabile che da Ospedaletti arriva fino a San Lorenzo al Mare attraversando 24 chilometri tra panorami mozzafiato a picco sul mare e gli scorci dei magnifici borghi della Riviera dei Fiori.
Un tempo, sul percorso dell’attuale ciclovia, passava il treno. Grazie a un lungimirante progetto ora l’ex sedime ferroviario è stato completamente rinnovato e viene percorso ogni giorno da migliaia di persone in bicicletta, a piedi, in monopattino e con lo skateboard.
Il progetto che verrà realizzato nei prossimi anni prevede il prolungamento della pista ciclabile a ovest fino al confine con la Francia e a est fino a Cervo percorrendo così l’intera provincia di Imperia. Questo tratto di ciclabile farà parte di un progetto più ampio e ambizioso: la Ciclovia Tirrenica, una pista unica da Ventimiglia a Roma.